Direttiva del Consiglio (2000/78/CE) del 27 novembre 2000 che stabilisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro


Descrizione

Questa direttiva del 27 novembre 2000 definisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e condizione di lavoro, contrastando le discriminazioni (dirette o indirette) basate sulla religione o le convinzioni personali, le diverse abilità, l’età e l’orientamento sessuale. Il principio generale della parità di trattamento, sancito da questa direttiva, discende dal consolidato diritto umano alla non discriminazione e all’uguaglianza. Bisogna, inoltre, considerare che l’aspetto dell’occupazione e del lavoro rappresenta il fattore che maggiormente condiziona le persone a rischio di discriminazione. Le indagini più recenti rivelano, infatti, che nell’Unione Europea la discriminazione è più diffusa nel settore dell’occupazione rispetto ad altri settori della vita. Dalla data della sua approvazione ad oggi, la Corte di giustizia dell’Unione Europea ha elaborato diversi ragionamenti per interpretare la direttiva, in modo da poter utilizzare approcci diversi per ogni caso specifico, considerando le circostanze e il tipo di causa di discriminazione. In Italia, è stata attuata tramite il d.lgs. n 216 del 9 luglio 2003, a sua volta implementato da successive modifiche.

In allegato si può trovare un progetto di relazione sull’applicazione della direttiva.

Tipologia di documento
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