“Thérèse e Isabelle” era originariamente il primo capitolo del romanzo "Ravages" della scrittrice francese Violette Leduc, rifiutato inizialmente dalle edizioni Gallimard nel 1954, venne poi pubblicato sottoponendo il manoscritto ad interventi censori. Vennero eliminati le parti considerate scabrose, una censura che procurò una crisi, sia personale che professionale, all’autrice, il cui stile sperimentale e la scrittura progressista la confermarono nel tempo come un esempio di eccellenza di lingua francese nella letteratura erotica. Con un linguaggio mai volgare, la scrittrice racconta la sperimentazione dell’amore sessuale delle sue protagoniste femminili con naturalezza e senza nessuna autocensura nel descrivere la storia di passione reciproca tra le due adolescenti nel collegio francese in cui è ambientato il libro. I testi audaci della Leduc sono spesso ispirati alla sua vita, ci sono riferimenti alla figura possessiva della madre e ai problemi e alle vicissitudini vissute in età adolescenziale. I giudizi critici e moralisti di quegli anni non riconobbero le qualità della scrittrice, che venne rivalutata in tempi più recenti, grazie anche alla pubblicazione della versione integrale di “Thérèse e Isabelle” nel 2000 in Francia. Un testo che affascina grazie all’utilizzo di una prosa vivace e di parti descrittive evocative dell’intimità fisica con cui racconta l’omosessualità femminile nei minimi dettagli, come spiega lei stessa in un intervista radiofonica: «Cerco di tradurre nella maniera più esatta, con grande minuzia, per quanto mia sia possibile, le sensazioni dell’amore».
Violette Leduc
ISBN 88-8490-137-5
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