L’articolo rende conto di un’indagine condotta su 238 lavoratori omosessuali del Veneto, mettendo in relazione variabili come il genere, la scolaritá, il tipo di lavoro e il coming out con la valutazione a 8 comportamenti discriminatori (auto- ed etero-diretti) e 3 comportamenti di supporto (scala di valutazione da 0 = mai a 4 = sempre). Nello specifico, i lavoratori maschi, dichiarati sul lavoro, diplomati, lavoratori nel settore privato, con lavori part-time e temporari dichiarano di aver percepito maggior discriminazione rispetto alle donne, alle persone non dichiarate, laureate, che lavorano nel settore pubblico con lavori regolari o a tempo pieno. Per quel che concerne il supporto sociale, le persone dichiarate, laureate e che lavorano regolarmente dichiarano piú appoggio rispetto alle persone non dichiarate sul lavoro, diplomate e con lavori temporanei.
Riccardo Sartori
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