In questo volume, il sessuologo e endocrinologo statunitense Harry Benjamin descrive in modo approfondito il fenomeno del transessualismo sulla base di casi clinici di persone sottopostesi a cure ormonali e interventi chirurgici. La prima parte del libro è dedicata a chiarire alcune definizioni, quali transvestitismo, transessualismo ed omosessualità, evidenziandone le differenze, per poi soffermarsi sull’eziologia del transessualismo e descriverne i trattamenti psicologici, ormonali e chirurgici, senza trascurare gli aspetti legali. La seconda parte del volume presenta 51 casi clinici di persone che hanno compiuto un percorso di transizione dal maschile al femminile e il risultato delle loro operazioni. Un capitolo tratta in modo specifico la transizione dal femminile al maschile, corredandola dei dati clinici relativi a 20 persone. L’Appendice contiene la descrizione della vita di persone transessuali e una serie di profili biografici a supporto di quanto descritto nel volume.
Il saggio di Benjamin indicò un nuovo orizzonte di ricerca, sottolineando l’infelicità che vivono le persone transessuali rispetto al proprio sesso biologico e la necessità da parte della medicina di offrire una soluzione, anche attraverso la chirurgia, al disagio che queste sentono rispetto al proprio corpo. Il libro è stato preceduto nel 1953 dall’articolo “Transvestitism and Transsexualism” pubblicato sull’International Journal of Sexology sulla scia del caso di Christine Jorgensen, la prima donna transessuale operata, a cui venne dato ampio rilievo dai media.
Harry Benjamin
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