I Disturbi della differenziazione sessuale nei minori: aspetti bioetici


Descrizione

In questo documento il Comitato Nazionale per la Bioetica (CNB) esprime il proprio parere rispetto ai casi di intersessualità che si possono manifestare nei bambini, con diversi livelli di gravità e di frequenza, ove risulta difficile per il medico e per i genitori 'assegnare' il sesso maschile o femminile. La prima parte del testo offre un inquadramento storico e clinico della questione, successivamente vengono discussi gli elementi principali delle linee guida bioetiche internazionali con particolare attenzione ai nodi problematici sul piano etico e giuridico. Nell'ultima parte il CNB esprime nove raccomandazioni per affrontare il tema dell’intersessualità nei minori in termini sia medici che sociali. Come indicato nella presentazione del testo, da tali raccomandazioni emerge che “ogni intervento medico nei casi di DSD deve avere come obiettivo quello di armonizzare elementi di disarmonia sul piano fisico-psichico e sociale; il medico deve porre particolare attenzione a livello diagnostico ad ogni segnale obiettivo (sin dalla fase di sviluppo prenatale) al fine di predisporre ogni possibile strumento terapeutico; ogni intervento sul corpo deve essere guidato dal principio del miglior interesse del bambino, evitando mutilazioni non necessarie (tali interventi andrebbero attuati solo in condizioni di urgenza, essendo preferibile attendere che il soggetto raggiunga una maturazione che consenta di esprimere il consenso); la famiglia e lo stesso minore (se in condizioni di comprendere) vanno adeguatamente sostenuti psicologicamente e la comunicazione deve essere attenta e graduale, predisponendo una appropriata consulenza”. Rispetto ai cosiddetti ‘casi eccezionali’ dove mancano indicazioni obiettive per l’assegnazione sessuale, "viene auspicato che i genitori insieme al medico facciano una scelta condivisa al fine di educare il bambino come maschio o come femmina, ponendo comunque particolare attenzione all’emergere di inclinazioni spontanee. Sul piano giuridico il CNB ritiene che l’attuale normativa che regola la dichiarazione del sesso alla nascita (D.P.R. 3 novembre 2000, n.396) debba essere integrata con una "annotazione" riservata, fondata su rigorosa e completa certificazione medica della patologia di cui soffre il neonato, così da consentire in seguito - se necessario - una rettificazione dell’indicazione anagrafica attraverso una procedura più semplificata rispetto a quella prevista dalla legge vigente (che richiede il trattamento medico chirurgico in base alla normativa sulla rettificazione sessuale, Legge 14 aprile 1982)".

Autore/Autrice (individuale o ente)

Comitato Nazionale per la Bioetica

Altri enti / collaborazioni

Presidenza del Consiglio dei Ministri

Data di realizzazione
25 febbraio 2010
Luogo di svolgimento
Italia
Target

Professionisti della salute che lavorano con persone intersessuate e le loro famiglie.

Tag
Intersessualità, Salute e benessere
Percorsi di lettura associati
personale socio-sanitario, pubblica amministrazione e volontariato
Tipologia di documento
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