“La volontà di sapere” è il testo introduttivo dell’opera storiografica composta da tre volumi, “La storia della sessualità”, realizzata da Foucault negli anni ’70. Un lavoro di ricerca con l’obiettivo di riscostruire le origini della sessualità, analizzando la sua evoluzione e le relazioni tra i dispositivi di sapere e di potere nell’Età Moderna. Si indaga sui rapporti tra potere e sessualità, spesso associata alla nozione di repressione, chiamata da Foucault ‘ipotesi repressiva’: la storia europea è stata caratterizzata da un periodo di parziale apertura nella relazione con il nostro corpo e da un periodo di repressione e conformismo sempre maggiori. A cambiare non sarebbe la nozione di sessualità ma le modalità di repressione che si sono susseguite storicamente: dalla teologia cristiana legata alla pratica della confessione fino all’aspetto economico che spinge l’organizzazione capitalistica a reprimere ogni dissipazione di energia e quindi l’uso improduttivo della sessualità della classe lavoratrice. La sessualità si afferma come componente strategica di diffusione del bio-potere: da una parte «teoria dell’idea, del segno, della genesi individuale delle sensazioni, ma anche della composizione sociale degli interessi» dall’altra «dottrina dell’apprendimento […] del contratto e della formazione regolamentata dal corpo sociale». Due tecniche di potere, secondo Foucault, che istituiscono «la grande tecnologia del potere nel XIX secolo: il dispositivo di sessualità».
Michel Foucault
ISBN 8807810514
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