Il libro racconta la vita di Herculine Barbin, giovane persona intersex nella Francia di metà ottocento, che si trova a fare drammaticamente i conti con i pregiudizi nei confronti dell’intersessualità e con il sapere medico. La storia di Barbin fu raccontata per la prima volta, nel 1874, in una rivista di medicina, e venne scoperta da Michel Foucault che la considerò una vicenda fondamentale per le ricerche che stava compiendo sul ruolo dell'ermafrodito nelle varie culture. Le memorie di Barbin introdotte in maniera critica dal filosofo permettono più letture: sono un documento di straordinario interesse per chi si propone, come Foucault, di ricostruire la storia della sessualità; d'altra parte rappresentano la sofferta testimonianza di una vicenda privata, la narrazione, efficacissima, di singolari, drammatiche peripezie.