Si tratta del manuale di classificazione diagnostica dei disturbi mentali per psichiatri, medici ed operatori della salute mentale che viene considerato il più attendibile ed utile dalla comunità scientifica internazionale. Partendo da un impianto di tipo statistico e medico, classifica i disturbi mentali data la prevalenza di determinati sintomi, fornendo i criteri di valutazione ed un compendio della letteratura clinica e scientifica pertinente. E’ utilizzato come testo di riferimento per i tribunali e gli avvocati nel valutare le conseguenze legali dei disturbi mentali. E’ il manuale in uso nei servizi sociosanitari ed attraverso i riferimenti diagnostici in esso contenuti ed i corrispondenti codici ICD, si emette il giudizio di idoneità, previsto per legge (L.164/82) per l’accesso ai protocolli sanitari di transizione somatica. Il continuo aggiornamento nel tempo del manuale DSM mantiene aperto un dibattito costante sull’evoluzione della sofferenza psichica in relazione all’evolversi della cultura, dei valori e degli stili di vita, per cui si assiste al cambiamento di alcune forme patologiche fino alla completa revisione di alcuni profili, come è accaduto per l’omosessualità.

La revisione del Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali DSM-5 presenta una modifica alla diagnosi del Disturbo d’identità di genere (DIG) che è stato derubricato. Il fenomeno dell’incongruenza di genere e della non conformità di genere viene indicato con il termine di Disforia di genere laddove vi è associata una dimensione clinicamente significativa della sofferenza pp 527-537