Le autrici sostengono che se la sociologia vuole comprendere lo stato attuale, e possibilmente futuro, dell’intimità e della cura, dovrebbe decentrare la ‘famiglia’ e la coppia eterosessuale dagli immaginari intellettuali. Nel contesto dei processi di individualizzazione, molto di ciò che interessa alle persone in termini di intimità e cura avviene sempre di più oltre la ‘famiglia’, tra partner che non convivono ‘come una famiglia’, e all’interno di reti amicali. La prima sezione dell’articolo propone una critica della sociologia della famiglia e della sociologia del genere a causa delle cornici teoriche eteronormative su cui si basano. Propone un’estensione della cornice all’interno della quale le attuali trasformazioni nel mondo dell’intimità devono essere analizzate, e suggerisce il bisogno di una ricerca focalizzata sulle culture dell’intimità e della cura in cui vivono coloro che sono all’avanguardia del cambiamento. Nella seconda parte dell’articolo, le autrici si basano sulla ricerca che hanno condotto nel settore ‘più individualizzato’ della popolazione, ovvero gli adulti che non convivono con un/a partner. Esplorano le attuali culture dell’intimità e della cura all’interno di questo gruppo attraverso un numero di studi di caso, e sostengono che ci siano due processi collegati che caratterizzano queste culture: la centralità dell’amicizia, e il decentramento delle relazioni sessuali.
Fonte: SAGE journals
Sasha Roseneil e Shelley Budgeon
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