Il romanzo racconta la vicenda di due donne, distinte per età e classe sociale, che si incontrano per caso nel negozio di giocattoli dove la giovane Therese, aspirante scenografa teatrale, fa la commessa per il periodo natalizio. Nella calca, d’un tratto, il suo sguardo incrocia quello di Carol. Inizia così la loro avventura, sullo sfondo di una New York caotica e di un’America selvaggia e affascinante, ma non per questo meno ostile, tra incertezze e continui dubbi che si dissolvono non appena i sentimenti diventano più intensi.

Patricia Highsmith, nota per i suoi thriller psicologici, accompagna il lettore in questo viaggio di ricerca e di scoperta, in cui il finale, seppure aperto, risulta quasi ‘rivoluzionario’ rispetto ad una letteratura dove, come osserva l’autrice nella postfazione, «gli omosessuali, maschi e femmine, avevano dovuto pagare il fio della loro deviazione col tagliarsi le vene, con l’annegarsi in una piscina, oppure col passare all’eterosessualità (così veniva affermato), o col precipitare – soli, infelici e messi al bando – in una depressione che equivaleva a un inferno sulla terra».

Fu il suo primo ed ultimo romanzo ad affrontare il tema dell’amore lesbico, poiché la stessa Highsmith, che già aveva pubblicato "Carol" con uno pseudonimo, ammise di non voler incorrere nel rischio di venire ‘etichettata’ dagli editori. Ciononostante, il libro ottenne un buon successo e molti fan, anche anni dopo la pubblicazione, indirizzarono alla scrittrice numerose e commosse lettere di ringraziamento.