Il lavoro in rete tra le amministrazioni locali e l’associazionismo LGBT: linee guida e buone prassi

In questi ultimi anni le amministrazioni locali hanno avuto un importante ruolo nella realizzazione di politiche inclusive ed antidiscriminatorie  nei confronti delle persone LGBT,  finalizzate alla promozione dei diritti.

Tali politiche ed interventi si sono concretizzati mediante la collaborazione e la creazione di reti fra i diversi livelli di governo (Regioni, Province, Comuni, ecc..), ed attraverso azioni di sussidiarietà orizzontale. Infatti Regioni ed enti locali hanno creato reti di cooperazione con l’associazionismo di settore lavorando in sinergia con esso per la rimozione delle cause di discriminazione dando impulso al riconoscimento dei diritti fondamentali.

Le esperienze degli ultimi anni delle regioni e degli enti locali in questo ambito sono state oggetto di diverse ricerche – realizzate a livello europeo e consultabili attraverso i link sottostanti – che, oltre ad una analisi di contesto, forniscono un quadro delle buone pratiche e dei progetti esistenti, un’analisi comparativa con le esperienze esistenti a livello internazionale ed europeo e l’elaborazione di ipotesi di replicabilità di tali interventi nel contesto italiano.

In particolare, si evidenziano le ricerche realizzate da Avvocatura per i diritti LGBTI / Rete Lenford,  commissionate e finanziate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento pari opportunità ( a valere su PON “Governance e Azioni di Sistema” – Obiettivo Convergenza – Asse pari opportunità e non discriminazione FSE 2007-2013) “Realizzazione di uno studio volto all’identificazione, analisi e trasferimento di buone prassi in materia di non discriminazione nello specifico ambito dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere” e “Le buone pratiche antidiscriminatorie a livello internazionale nello specifico ambito dell’orientamento sessuale”.

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Si segnalano, inoltre:

Si evidenzia, inoltre, che alcuni Comuni, proprio al fine di mettere in campo azioni di contrasto alla discriminazione e politiche di promozione dei diritti delle persone LGBT,  hanno svolto, anche con la collaborazione di Università o altri enti scientifici di ricerca, specifici studi sul territorio per l’individuazione dei bisogni della popolazione LGBT, e su quale sia l’approccio da parte dei propri/e dipendenti alle tematiche di settore. A tal riguardo si ricordano:

Infine, è importante ricordare che in Italia è operante la “Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazione anti discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere” (rete RE.A.DY). Fondata nel 2006 dalla Città di Torino, insieme al Comune di Roma, la Rete ha l’ obiettivo di promuovere politiche pubbliche per  i diritti della popolazione LGBT e di diffondere le buone pratiche sul territorio nazionale. Possono aderirvi gli enti locali e regionali e le istituzioni e gli organismi di parità.

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